martedì 21 dicembre 2010

Purceddhruzzi salentini

   




Ecco a voi un’antichissima ricetta salentina, diventata nei secoli un gustoso e irrinunciabile appuntamento natalizio. La ricetta è, forse, una delle più antiche, visto che già al tempo dei Romani si usava friggere della pasta e poi condirla con miele e spezie. Il procedimento è un po’ lungo: richiede dalle tre alle quattro ore... Ma se fatti con pazienza e allegria, i purceddhruzzi sono dei dolci che ripagano in golosità e bellezza! E sentirete che profumo...




Ingredienti:
per 1 kg di purceddhruzzi (per riempire circa 6/7 piatti):
1 kg farina 00
200 gr. olio 
1 bicchiere (medio) di liquore 
succo di 5 arance spremute. 

la buccia di tre di queste arance (mentre la buccia delle altre due va grattugiata)
cannella
sale q.b. 
1 kg miele (al bisogno anche di più)




Difficoltà: Medio/Alta

Tempo:  Lungo

Strumenti: una grattugia

Cottura: frittura (nell'olio e nel miele)


Scaldate l’olio per un minuto, poi aggiungete la buccia di due arance e lasciate andare a fiamma bassissima per cinque minuti. Non deve fumare, nè bollire, le buccie non devono friggere! Spegnere e lasciare le buccie dentro ad aromatizzare quelll’olio che nel frattempo si insaporisce sempre di più.






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Mettete la farina a montagna sul piano di lavoro e aggiungete un pizzico di sale, la cannella, e le buccie d'arancia grattuggiate. Lentamente, mentre impastate con le mani, aggiungete il succo delle arance spremute. L’impasto resta farinoso, molto grumoso: ma niente paura, è solo l’inizio! Sempre continuando ad impastare, versate lentamente il bicchiere di liquore (noi abbiamo usato il maraschino, un liquore aromatizzato alle mandorle). A questo punto l’olio aromatizzato si sarà raffreddato, potete aggiungerlo all’impasto molto lentamente, versandolo a filo. Continuate ad impastare con vigore, vedrete che sarà sempre più faticoso perchè più impastate più l’impasto, ovviamente, prende forma.. fino a diventare molto elastico e molto denso. 


Per darvi un’idea, è molto simile alla plastilina o, meglio, ad alcuni antistress! E’ difficile da spiegare, ma dalle foto forse potete intuirne la consistenza. 


Mi raccomando, fate attenzione a questo passaggio perchè è fondamentale! 
Le donne che, tanto tempo fa, avevano tra le mani l’arte del purceddhruzzo, per ottenere questa elasticità “scanavano” l’impasto, e cioè lo allungavano, schiacciandolo, con un particolare movimento di polso. Ovviamente per noi donne moderne e frettolose la cosa risulta quasi impossibile; ma potete tirare un sospiro di sollievo: il robot da cucina o un semplice impastatore elettrico possono risolvere il problema! Impastate nel robot abbondantemente, fino a che quello che vedrete non sarà una palla d’impasto gonfio ed elastico, di una consistenza quasi gommosa al tatto.
Non sarà romantico ma di sicuro è mooolto più veloce! E il risultato sarà fantastico. 

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A questo punto siamo pronti a passare alla fase “creazione” dei purceddhruzzi veri e propri. Staccate un pezzo d’impasto, non molto grande, e formate dei filoncini sottili di pasta, di circa un cm di larghezza. Se avete delle difficoltà a lavorarli, tagliateli pure a metà: se sono più corti sarà più semplice assottigliarli. 




Con il coltello tagliate dei quadrettini di pasta, in questo modo:





E ora, la magia! Prendete la grattuggia che avete usato prima per le arance, e schiacciateci sopra i quadratini, così (scusate per l'audio terribile..! :(... ):





Mettetevi l’anima in pace, per questo passaggio ci vuole tempo e pazienza. Se lo fate insieme ad altre amiche, però, o cmq in compagnia, diventerà una cosa gradevolissima! Un momento col sapore di altri tempi...




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Ora siete pronti per friggere. Riscaldate l’olio finchè non “fuma”. Prendete uno stuzzicadenti e immergetene la punta nell’olio: se si formano delle bollicine intorno l’olio è pronto per la frittura. Immergeteci i purceddhruzzi, pochi alla volta, e quando saranno dorati tirateli fuori appoggiandoli su un vassoio ricoperto di carta assorbente. 




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Finito con la frittura siamo pronti a caramellare! 
Versate il miele in un pentolino e, per renderlo più morbido, aggiungete un dito di acqua e una manciata di zucchero ( che poi, vedrete, si caramella). 
Tenete tutto questo sul fuoco, a fiama bassa, finchè non inizia a bollire. Gettateci allora qualche pugno di purceddhruzzi, con un pizzico di cannella qui e lì, se volete, e qualche mandorla tagliata a pezzetti. 






Girate con un cucchiaio e lasciateli bollire per qualche minuto, finchè il miele non inizia a schiumare. Spegnete il fuoco e con un cucchiaio o un mestolo sistemateli nel piatto da portata, stando attenti a prendere, insieme ai purceddhruzzi, anche un po’ di miele dal pentolino:

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Le decorazioni che potete usare sono molte: oltre alle mandorle e alla cannella potete aggiungere anche i pinoli; mentre sono bellissime anche le palline di zucchero color argento o gli anesini (le piccole puntine colorate, ovvero confettini di anice):




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Appena fatti, lasciate i piatti scoperti, all’aria, per qualche ora; poi copriteli con la carta trasparente e conservateli. Bisogna aspettare almeno tre, quattro giorni prima di mangiarli, perchè s’insaporiscano bene! 
Per tradizione, però, è vietato mangiarli prima del giorno di Natale... ce la faremo a resistere?





Bon Appetit!

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